Erano appena iniziati gli anni ottanta si era in piena Disco Music e si profilava all’orizzonte la British Invasion quando Franco Sciamplicotti, in arte Franco Sciampli, comincia a imbrigliare i primi dischi mix , delle lacche in vinile registrate su un formato da 33 giri ma incise a velocità 45 giri, un prodotto destinato alle discoteche, come conseguenza il Dj aveva un disco con un formato più manovrabile sulla consolle e la riproduzione era più definita e dinamica. Mi ricordo di aver conosciuto Franco Sciampli in radio introdotto dalla sorella Silvia , già affermata conduttrice radiofonica, con la quale però non ha mai condiviso il suo cammino artistico; il Dj del resto nasce solitario e sviluppa la propria arte indivisa , in effetti non esiste un testo o un capitolato che ti insegni a mixare a riconoscere la battuta e trovare il ritmo giusto in una serata.
Già agli inizi Franco comincia la sua ricerca di versioni speciali di brani commerciali , si scopre arrangiatore quando , “macina “ un pezzo per ore remixandolo al Revox e facendo incetta di “scoccetti “. Il computer nella musica comincerà ad essere usato comunemente negli anni novanta , prima invece si usava registrare in pezzo su un nastro magnetico ,tagliare fisicamente in nastro e giuntarlo con degli altri spezzoni ,sapientemente selezionati e tagliati : quello che oggi si fa comodamente seduti con un comune editor audio al computer. In questo modo Franco Sciampli raggiunge un certo livello tecnico e forte della sua fornitissima discoteca privata inizia ,dopo essersi fatto le ossa con locali minori , con uno molto gettonato ai tempi : il ”VELENO” di Roma per poi passare durante l’Estate sul Litorale al “ Corsetti Mare” ; la sua carriera è quindi lanciata , la sua peculiarità di usare la tecnica di cambiare brani sulla melodia è una dote rara che ai tempi solo ad un “mostro” come Marco Trani riusciva perfettamente.